ResQ. Storia di una nave e delle donne e degli uomini che la fecero by Alessandro Rocca

ResQ. Storia di una nave e delle donne e degli uomini che la fecero by Alessandro Rocca

autore:Alessandro Rocca [Rocca, Alessandro]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Social Science, Emigration & Immigration, Disasters & Disaster Relief, Transportation, Ships & Shipbuilding, General
ISBN: 9791259790637
Google: gRh6zwEACAAJ
editore: People
pubblicato: 2022-12-15T20:29:51+00:00


Saba Anglana

Ho un ricordo nitido. Era una sera di giugno, a Riccione, nel giardino di Villa Mussolini (che, nonostante il nome, è un luogo molto bello). Si era appena conclusa una delle serate del Premio Ilaria Alpi di giornalismo, e fra gli ospiti di quell’edizione c’era anche Saba. C’era una chitarra, c’era chi la suonava e c’era chi aveva voglia di cantare e stare insieme. E c’erano anche degli ospiti che avevano deciso di fermarsi lì, in quel giardino, a pochi metri dalla spiaggia e dal mare. Come spesso è accaduto negli anni, nelle serate di quella manifestazione succedeva che si andava avanti fino a notte fonda a cantare, in modo molto informale, tra giornalisti e qualche vip, volontari e organizzatori. Quella sera la voce di Saba si è mischiata alla brezza che leggera soffiava dal mare e l’ha resa un momento che ti rimane attaccato ai migliori ricordi.

Racconto questo episodio perché non ho memoria della prima volta che ho incontrato Saba. Qualche tempo fa le ho chiesto di fare mente locale sul nostro primo incontro, e lei mi ha rivelato di provare la mia medesima sensazione, come se ci conoscessimo da sempre. Nel vocale che mi ha inviato dice proprio: «Per me ci sei sempre stato nella mia vita». Una sensazione bellissima.

Con Saba abbiamo fatto tante cose insieme. È sempre pronta a donare la sua arte, le sue parole, la sua voce, la sua presenza quando sono in ballo i diritti, quando si parla di diseguaglianze, di ingiustizie. Lei, nata a Mogadiscio, in Somalia, da padre italiano e da madre etiope. Fuggita in Italia perché la sua famiglia era sospettata di spionaggio dall’allora regime somalo.

Così, quando le ho detto che era nata ResQ e che sicuramente ci sarebbe stato bisogno del suo contributo, non ha esitato.

Avete fatto caso alla significativa parentela etimologica tra le parole “solidarietà” e “solido”?

Fugge veloce la nostra esistenza nel chiasso sempre più distratto del mondo, rischiamo di non lasciare nessuna traccia concreta del nostro passaggio su questa Terra. La sensazione di inconsistenza si fa sempre più largo nella quotidianità tecnologica, crescentemente distante. L’esistenza si fa più rarefatta, dialoga direttamente con i sistemi di calcolo, con la logaritmica convinzione di poter progettare la nostra vita ancor prima di viverla.

Eppure quando aiutiamo qualcuno qualcosa dentro noi si fa più solido, lo sentiamo chiaramente fra sterno e cuore, come un nucleo più forte, più limpidamente individuabile, una sostanza che sostiene. Non si tratta di buone azioni che facciano tacere almeno per un poco la coscienza. Al contrario, l’aiuto prestato al prossimo la fa parlare, questa coscienza mediamente intermittente, le dà spazio e la nutre per renderla più reale. Questa dilatazione virtuosa che sentiamo, anche quasi fisicamente, come responsabile di un effetto benefico nel nostro corpo, probabilmente accade perché si rinforza l’alleanza tra noi stessi e la vita da cui fuggiamo. È un principio naturale. Prestiamo aiuto e ci sentiamo più vasti, più concreti, più salvi. Si espande così la sostanza divina di cui siamo fatti, sostanza che ha



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